22 marzo 2006

Libro plaza

«Avrei potuto giocare meglio le mie carte, senza dubbio, e ci sono cose di cui mi vergogno, ma quando mi guardo allo specchio, sono fiero di quello che sono. I tratti del mio carattere che mi hanno fatto combattere il mondo sono gli stessi che mi hanno permesso di farmi valere».
Edward Bunker

Questa settimana vi consiglio: Educazione di una canaglia di Edward Bunker

Si tratta della sua autobiografia, delle sue esperienze nelle peggiori prigioni della California, dal primo ingresso nella prigione di San Quentin a diciassette anni alla Los Angeles di oggi.
Con la sua scrittura cruda e vera ha incantato anche il mitiko Quentin Tarantino, che l'ha voluto con se nel film "Le iene" (impersonava Mr. Blue)

Assaggio:
Nel marzo del 1933, la California del Sud all'improvviso prese a ballare al ritmo di un rock and roll che risuonava dal ventre della terra. I soprammobili danzarono sulle mensole dei caminetti prima di schiantarsi a terra. Le finestre andarono in frantumi e precipitarono a cascata sui marciapiedi. Le case di canniccio intonacato scricchiolarono accartocciandosi, prima su un lato e poi sull'altro, come scatole di fiammiferi. Gli edifici di mattoni restarono in piedi finché non furono sopraffatti dalle vibrazioni, e poi rovinarono al suolo sparendo in cumuli di calcinacci e nuvole di polvere. Il Long Beach Civic Auditorium crollò, e in molti restarono uccisi. In seguito mi raccontarono che ero stato concepito nel momento preciso in cui la terra aveva tremato, e quando ero venuto al mondo, alla vigilia del Capodanno del 1933, all'ospedale Cedars of Lebanon di Hollywood, Los Angeles era sommersa da un diluvio torrenziale, gli alberi di palme e le case fluttuanti nella fiumana dei canyon.
All'età di cinque anni, sentii mia madre affermare che il terremoto e il nubifragio erano cattivi presagi, poiché fin dall'inizio avevo creato problemi, a cominciare dalle coliche. A due anni sparii durante un picnic di famiglia a Griffith Park. Duecento uomini setacciarono la boscaglia per metà della nottata. A tre anni, non so come, riuscii a demolire l'inceneritore di un vicino, piazzato nel cortile sul retro della sua casa, servendomi di un martello a granchio. A quattro anni svaligiai il furgone frigorifero Good Humor di un altro vicino di casa, e offrii il gelato a un branco di cani del quartiere.

Ciao a tutti

3 commenti:

Anonimo ha detto...

...Bella Matte anche questo dopo il mitico "Buck" è un bel libretto consiglio anch'io!!

Anonimo ha detto...

Che bella personcina pacata.....
Starebbe bene tra gli Stoned....

Anonimo ha detto...

...puttana peggio dell'ovaz!!!!