03 maggio 2006

Libro plaza

Si giunge al mattino soltanto attraverso le ombre.

Dopotutto, non aveva mai avuto speranza nel buon esito della faccenda; ma siccome era un Hobbit allegro, la speranza era cosa superflua fin quando la disperazione poteva essere rimandata.
JRR Tolkien

Visto che è finito aprile, che è stato un mese ricco di feste e molto impegnativo, vi voglio proporre un bel libro rilassante: Lo Hobbit di JRR Tolkien, cioè il prologo de "Il signore degli anelli", molto più semplice e fiabesco, ma ugualmente bello.

E'la prima avventura di Bilbo Baggins, il giovane hobbit che assieme a un gruppo di nani esuli guidati dal re Thorin Scudodiquercia e dallo stregone Gandalf il Grigio affronta una spedizione il cui scopo è recuperare un grandioso tesoro. Da questa magica avventura Bilbo tornerà a casa con un anello magico dagli ignoti poteri, il cui valore e mistero verranno svelati nella saga fantasy più famosa di tutti i tempi: "Il Signore degli anelli".

Assaggio:
"In una caverna sotterranea viveva uno hobbit. Non era una caverna brutta, sporca, umida, piena di resti di vermi e di trasudo fetido, e neanche una caverna arida, spoglia, sabbiosa, con dentro niente per sedersi o da mangiare: era una caverna hobbit, cioè comodissima. Aveva una porta perfettamente rotonda come un oblò, dipinta di verde, con un lucido pomello d'ottone proprio nel mezzo. La porta si apriva su un ingresso a forma di tubo, come un tunnel: un tunnel molto confortevole, senza fumo, con pareti foderate di legno e pavimento di piastrelle ricoperto di tappeti, fornito di sedie lucidate e di un gran numero di attaccapanni per cappelli e cappotti: lo hobbit amava molto ricevere visite."

Ciao a tutti

1 commento:

Il Turco ha detto...

Bella dritta, è uno di quei libri che ho voglia di leggere da sempre, ma per mancanza di tempo durante la vita quotidiana non ne ho l'occasione, leggo bene solo in ferie, quando posso mi ci posso buttare per un paio d'ore consecutive......