12 aprile 2006

Libro plaza

Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso.
GABRIEL GARCÍA MÁRQUEZ

Oggi vi propongo Cent’anni di solitudine di GABRIEL GARCÍA MÁRQUEZ

Marquez mi piace come scrive, vi propongo Cent’anni di solitudine perché è il libro che gli è valso il premio Nobel, ma avrei potuto proporvene uno qualsiasi dei libri che ha scritto, ve li consiglio solamente per il piacere di leggerli.

Cent’anni di solitudine è la storia centenaria della famiglia Buendia e della città di Macondo. In un intreccio di vicende favolose, secondo il disegno premonitorio tracciato nelle pergamene di un indovino, Melquiades, si compie il destino della città dal momento della sua fondazione alla sua momentanea e disordinata fortuna, quando i nordamericani vi impiantarono una piantagione di banane, fino alla sua rovina e definitiva decadenza. La parabola della famiglia segue la parabola di solitudine e di sconfitta che sta scritta nel destino di Macondo, facendo perno sulle 23 guerre civili promosse e tutte perdute dal colonnello Aureliano, padre di 17 figli illeggittimi e descrivendo in una successione paradossale le vicende e le morti dei vari Buendia.

Si respira aria Sudamericana…

Assaggio
“Il colonnello Aureliano Buendia promosse 32 sollevaz
ioni armate e le perse tutte. Ebbe 17 figli da 17 donne diverse, che furono sterminati in una sola notte prima che il maggiore avesse compiuto 35 anni. Sfuggì a 14 attentati, a 73 imboscate e a un plotone d'esecuzione. Sopravvisse ad una dose di stricnina nel caffè che sarebbe bastata ad ammazzare un cavallo. l’Ordine del Merito che gli conferì il presidente della repubblica. Giunse a essere comandante generale delle forze rivoluzionarie, con giurisdizione e comando da un frontiera all'altra, ma non permise mai che lo fotografassero. Declinò il vitalizio che gli offrirono dopo la guerra e visse fino alla vecchiaia dei pesciolini d'oro che fabbricava nel suo laboratorio di Macondo. Malgrado avesse sempre combattuto alla testa dei suoi uomini, l'unica ferita se la produsse lui stesso dopo aver firmato la capitolazione di Neerlandia che mise fine a quasi vent'anni di guerre civile. Si sparò un colpo di pistola nel petto e il proiettile gli uscì dalla schiena senza ledere alcun centro vitale

Ciao a tutti

5 commenti:

elio.tv ha detto...

il mio libro preferito, non si contano più le volte che lo ho letto...
un suggerimento:
"cent'anni di solitudine" è il culmine della saga dei buendia (fantastica famiglia, fantastica in ogni senso...).
per chi volesse goderselo al 100% conviene leggersi anche gli altri titoli della saga, a memoria:
- nessuno scrive al colonnello;
- i funerali della mama grande;
- la mala ora;
- la incredibile e triste storia della candida erendeira e della sua nonna snaturata (viene dopo, ma ha dei bei riferimenti).
BUONA LETTURA!! fra una birra e l'altra naturalmente!!!!

Anonimo ha detto...

Grazie don Elio per i consigli

elio.tv ha detto...

Solda!!!!
ti ho detto di chiamarmi Don solo nei "pizzini"!!
non attiriamo attenzioni inutili...

Anonimo ha detto...

Scusa mi è scappato.
Ciao, il tuo Bernardo

elio.tv ha detto...

W la bernarda!