20 aprile 2006

Libro plaza

"Preparami un eufemismo, fratello."
"Un che?" chiese il barista?.
"Un Cubalibre."
Luis Sepulvèda

Oggi vi propongo "Patagonia Express" di Luis Sepulvèda

Ancora un autore sudamericano per il libro Plaza ed ancora un libro di viaggio

E' diario di viaggio di Sepulveda in Patagonia e nella Terra del Fuoco: riflessioni, racconti, leggende e incontri che s'intrecciano nel maestoso scenario del Sud del mondo, dove l'avventura non solo è ancora possibile, ma è la più elementare forma di vita... e noi cosa aspettiamo ad andarci?

Assagio
Bene, eccoci qua, dico sottovoce, e un gabbiano si volta a guardarmi un istante. "Un altro matto,' penserà il gabbiano, perché in realtà sono solo, davanti al mare, a Chonchi, un porto dell'Isola Grande di Chiloé, nell'estremo sud del mondo.
Aspetto che diano l'ordine di salire sul Colono, un traghetto verniciato di rosso e di bianco, che dopo vari decenni passati a navigare nel Mar Baltico, Mediterraneo e Adriatico, è venuto a galleggiare sulle fredde, profonde e imprevedibili acque australi.
Il Colono, dopo le preannunciate ventiquattr'ore di navigazione, che in realtà possono essere trenta o più, tutto dipende dai capricci del mare e dei venti, mi lascerà circa cinquecento miglia più a sud, in mezzo alla Patagonia cilena. Mentre aspetto, penso a quei due vecchi gringo che hanno mosso i fragili fili del destino facendo sì che, un mezzogiorno d'inverno, Bruce Chatwin e io ci incontrassimo nel caffè Zurich, a Barcellona.
Un inglese e un cileno. E come se non bastasse, due tipi con scarso affetto per la parola "patria". L'inglese, nomade perché non poteva essere altro, e il cileno esiliato per identiche ragioni. Dio mio! Qualcuno dovrebbe proibire questo genere di incontri, o per lo meno assicurarsi che non avvengano in presenza di minorenni.
L'appuntamento, organizzato dall'editore spagnolo di Bruce, era a mezzogiorno e arrivai perfettamente puntuale, ma a quanto pareva l'inglese mi aveva preceduto; si era accomodato davanti a un boccale di birra a leggere uno dei perversi fumetti di "El Víbora". Per richiamare la sua attenzione detti qualche colpetto sul tavolo. L'inglese sollevò il capo, e prima di parlare bevve un sorso. "Un sudamericano puntuale riesco ancora a tollerarlo, ma un tizio che dopo aver vissuto anni in Germania viene al primo appuntamento senza portare dei fiori è semplicemente insopportabile."

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